1ª classificata – Matteo Felloni, Le nuove cortigiane: Esteticamente, concettualmente e tecnicamente la migliore opera in concorso, in essa si riscontra la mano di un grande disegnatore, che sviluppa il tema non in maniera direttamente attinente, ma con straordinaria modernità comunicativa nel suo rappresentare la diffusa malinconia e la solitudine esistenziale del nostro tempo, attraverso una buona costruzione a livello prospettico e formale, capace di produrre anche un risultato emozionale.
2ª classificata – Alessandro Allegra, Il nettare degli dei: Migliore interpretazione in assoluto, grazie alla capacità dell’artista di rivisitare il mito attraverso l’ironia, prospettando con notevole perizia tecnica una costruzione formale caravaggesca e coreograficamente dinamica, che dona pathos alla scena e impreziosisce di significati il messaggio richiesto dal premio.
3ª classificata – Olimpia Siciliano, Il diavolo e l’acqua santa: Un dipinto dalla composizione seducente ed equilibrata sia nel disegno sia nella scelta opportuna dei colori, che produce suggestioni di figurazione classica pur catturando la contemporaneità e che comunica i contenuti del tema con originale efficacia e buona resa estetica.
Segnalazioni
Noemi Alvisi, Momento di… vino: Dipinto di grande suggestione compositiva che evidenzia doti tecniche e notevole sensibilità artistica nel cogliere con originalità i significati del tema, raffigurandoli in una dimensione pittorica raffinata, senza tempo e misteriosa, anche grazie al ricorso alla poetica scultorea.
Gianna Ruiu, Il vino del coniglio: L’artista ben adatta la propria poetica alle finalità del premio, attraverso una delicata costruzione vicina ai canoni dell’illustrazione, che nella struttura del trittico richiama le opere di Francis Bacon e nel concept rimanda all’incanto di Lewis Carroll.